Gentili genitori,

poiché sono giunte segnalazioni e lettere in cui mi si chiede di spiegare in base a quali criteri gli alunni vengono ammessi o meno alle lezioni in presenza, ho pensato di rispondere con una lettera aperta.

Innanzitutto ringrazio chi ha scritto e segnalato la questione: la scuola è davvero una “comunità educativa” se tutti partecipiamo e ci sentiamo liberi di esprimere critiche e suggerimenti.

Mi chiedete le motivazioni delle mie scelte.

In primo luogo nello stabilire chi possa seguire le lezioni in presenza, ho seguito le indicazioni del DPCM 2/03/2021 art. 43: “Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza … in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

Nell’individuazione di questi alunni ho coinvolto i coordinatori di classe e i referenti di plesso.

In secondo luogo, ho preso a riferimento la Nota MI 662 del 12/03/2021, laddove dice:

a) “la condizione dell’alunno con bisogni educativi speciali non comporta come automatismo la necessità di una didattica in presenza”;

b) “le istituzioni scolastiche … valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe”.

Poichè l’obbiettivo principale della zona rossa è evitare più possibile spostamenti non necessari, ho valutato di non coinvolgere altri alunni, dal momento che ogni famiglia avrebbe una motivazione valida per mandare i propri figli a scuola, e ci ritroveremmo con le classi al completo.

In terzo luogo ho applicato quando indica la Nota MI 343 del 4/03/2021 “A questo proposito, restano attuabili le disposizioni del Piano Scuola 2020-2021, … nella parte in cui prevedono che vada garantita anche la frequenza scolastica in presenza... degli alunni e studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione,...” ed ho consentito che i figli degli infermieri che ne hanno fatto richiesta potessero seguire le lezioni in presenza.

Ho autorizzato, infine, le lezioni in presenza anche per chi ha affermato di non avere in casa una connessione a internet, mentre per risolvere il problema di coloro che non hanno un dispositivo (tablet o notebook) oppure hanno difficoltà economiche è possibile ricorrere al comodato d’uso gratuito ed al rimborso delle spese affrontate per la connessione (via cavo ma anche tramite smartphone).

Questi sono i criteri utilizzati nel massimo della trasparenza.

Non è mia intenzione favorire qualcuno a spese degli altri.

Ho voluto prendere in considerazione tutte le richieste pervenute, evitando di dire di no a tutti, perché come dice don Milani “non c’è ingiustizia più grande che fare parti eguali tra diseguali”.

Sono tuttavia disposto a rivedere i criteri delle mie decisioni se questo può garantire i diritti di qualcuno che si è sentito escluso e dare serenità alle famiglie ed al personale della scuola.

Colgo l’occasione per augurare Buona Primavera a tutti.

Il dirigente scolastico reggente

Francesco Merici